Incredibile Rivoluzione Politica in Argentina: Il Trionfo Inaspettato di Milei che Sconvolge il Paese!

Incredibile Rivoluzione Politica in Argentina: Il Trionfo Inaspettato di Milei che Sconvolge il Paese!
Elezioni in Argentina

Un clamoroso cambiamento politico sta scuotendo l’Argentina. I recenti risultati delle primarie hanno rivelato una netta spostamento ideologico verso posizioni di centrodestra, liberali ed estreme, che rappresentano una deviazione significativa dalle tradizionali correnti politiche che hanno dominato il panorama argentino fin dall’avvento dell’era democratica nel 1983.

I Risultati Elettorali

Alle primarie, con il 96,14% dei voti scrutinati, Javier Milei, il controverso leader dell’ultradestra libertaria, ha ottenuto un sorprendente 30,11% dei voti, superando sia il peronismo unificato sotto l’etichetta “Unión por la Patria” con il 27,20%, che la coalizione di opposizione “Juntos por el Cambio”, che si è fermata al 28,27%.

L’inattesa affermazione di Milei ha lasciato molti commentatori politici senza parole. Le sue proposte politiche, che includono la dolarizzazione dell’economia argentina, l’eliminazione della Banca Centrale e il suo netto contrasto all’aborto e all’istruzione pubblica obbligatoria, sono state accolte da un’ampia fascia di elettorato argentino.

L’Opposizione e la Crisi del Peronismo

Nel campo dell’opposizione, Patricia Bullrich si è ritagliata un ruolo di primo piano come candidata presidenziale, superando il sindaco di Buenos Aires, Horacio Rodríguez Larreta, all’interno della coalizione “Juntos por el Cambio”.

Per quanto riguarda il peronismo, Sergio Massa, attuale ministro dell’Economia, è stato confermato come candidato. Tuttavia, questo risultato rappresenta uno dei peggiori nella storia del movimento peronista che ha dominato la politica argentina dal 1945.

L’Argentina affronta una situazione economica e sociale critica. L’inflazione annuale si avvicina al 130% e il tasso di povertà sfiora il 42%. La terza economia più grande dell’America Latina ha subito un periodo di stagnazione durato ben 12 anni, con un PIL pro capite che non ha mostrato alcun segno di crescita dal 1974.

Nonostante il voto sia obbligatorio in Argentina, la partecipazione alle primarie non ha raggiunto il 70% del corpo elettorale. Tuttavia, è importante sottolineare che storicamente la partecipazione tende ad aumentare notevolmente nelle elezioni presidenziali.