La rivoluzione digitale della moda italiana: cosa devi sapere!

Il settore della moda italiana sta gradualmente facendo il suo ingresso nel mondo digitale nell’industria manifatturiera italiana. Tuttavia, l’adozione di soluzioni tecnologiche e gli investimenti nelle competenze necessarie stanno procedendo a passo lento, rispetto ad altri settori. Questo ritardo rappresenta un margine di crescita inesplorato che il settore della moda italiano potrebbe sfruttare appieno per rimanere competitivo in un mercato in continua evoluzione.
L’evento “Fashion 4.0 – Il Digitale per un Futuro Sostenibile,” organizzato da Anitec-Assinform, associazione di Confindustria che rappresenta le aziende ICT in Italia, ha messo in luce il cammino che la moda italiana deve ancora percorrere per abbracciare completamente la trasformazione digitale. Questo evento ha evidenziato che il settore della moda ha tutte le motivazioni per abbracciare questa trasformazione. I benefici includono un miglioramento dell’efficienza operativa, una maggiore sostenibilità, l’ottimizzazione dei processi di vendita e produzione e nuove opportunità di sviluppo e innovazione.
Nonostante la profonda tradizione e l’artigianato della moda italiana, che possono sembrare in conflitto con l’introduzione delle tecnologie dell’Industria 4.0, i margini di crescita sono tangibili e il settore sta iniziando a rendersi conto di quanto possa beneficiare dalla digitalizzazione.
Il White Paper Fashion 4.0, lanciato come parte di questo progetto, punta a colmare il divario di innovazione nel settore della moda. Simone Marchetti, coordinatore del Gruppo di lavoro Anitec-Assinform Filiere 4.0, sottolinea l’obiettivo di integrare le nuove tecnologie nel settore, nonostante la solida radice nella tradizione. La digitalizzazione richiede non solo strumenti, ma anche competenze. Tuttavia, il settore della moda mostra un divario significativo rispetto ad altri settori manifatturieri quando si tratta di competenze ICT/IT. Inoltre, l’adozione di attività digitali è inferiore rispetto ad altre industrie.
Mentre l’e-commerce B2C in Italia sta crescendo costantemente e dovrebbe raggiungere i 35 miliardi di euro nel 2023, il settore della moda (abbigliamento, scarpe e accessori) è previsto raggiungere un valore di 6 miliardi di euro complessivi. È quindi necessario accelerare l’adozione delle soluzioni digitali nel settore della moda e superare le barriere culturali che ancora ostacolano molte PMI italiane.
La moda deve diventare consapevole delle opportunità offerte dalla digitalizzazione per affrontare sfide come la sostenibilità, la protezione della proprietà intellettuale, la competitività globale e l’interazione con un pubblico sempre più esigente. Il cambiamento richiede anche la collaborazione tra il settore digitale e l’industria della moda. Solo attraverso questa sinergia sarà possibile sfruttare appieno le opportunità offerte dalla digitalizzazione in termini di prodotto, servizi ed esperienze.
In sintesi, il settore della moda italiano ha ancora molto da fare per abbracciare appieno la trasformazione digitale, ma le opportunità sono evidenti. Con gli investimenti giusti in tecnologia e competenze, la moda italiana può mantenere la sua posizione di rilievo nel panorama internazionale e affrontare le sfide future con successo.