L’anguria che sfida i divieti: il frutto diventa un simbolo politico!

Nell’era digitale in cui viviamo, l’emoji dell’anguria ha assunto un ruolo inaspettato e simbolico, diventando un emblema di solidarietà e sostegno per la Palestina sui social media. Non è stata una scelta casuale quella di utilizzare questo frutto come simbolo, poiché i suoi colori, rosso, verde e nero, richiamano quelli della bandiera palestinese, trasformando l’anguria in un simbolo criptico di resistenza e unità.
Questa tendenza si è diffusa principalmente su Instagram, TikTok e altre piattaforme social. Recentemente, l’emoji dell’anguria è diventata virale grazie all’iniziativa di Jourdan Louise, una creator su TikTok. Louise ha creato un filtro che mette in risalto una fetta di anguria e ha promesso di devolvere i ricavi derivanti dall’uso del filtro a organizzazioni benefiche che operano a Gaza. Questa iniziativa ha riscosso un enorme successo, generando oltre 620.000 video su TikTok e diventando un potente strumento di raccolta fondi e sensibilizzazione.
Questa scelta di simbolismo ha radici storiche. La storia dell’anguria come simbolo di resistenza palestinese risale al 1967, quando le autorità israeliane vietarono i raduni politici palestinesi e l’esposizione di bandiere. I palestinesi, in risposta, iniziarono a utilizzare i colori nazionali durante le manifestazioni, eludendo così tecnicamente il divieto. L’esercito israeliano reagì duramente, prendendo di mira gli artisti che utilizzavano i colori nero, rosso e verde nelle loro opere. Un episodio significativo si verificò nel 1980 quando l’artista Issam Badr, di fronte alla chiusura di una sua mostra da parte dell’esercito israeliano, chiese sarcasticamente se fosse permesso dipingere un’anguria, dando inizio a una lunga tradizione di simboli di resistenza.
Con il rinnovarsi del divieto israeliano sull’esposizione pubblica delle bandiere palestinesi, insieme a misure restrittive adottate anche da altri paesi come Singapore e il Regno Unito, l’emoji dell’anguria è emersa come un potente strumento di comunicazione per continuare a mostrare sostegno alla Palestina. Questo simbolo digitale offre agli utenti dei social media un modo per esprimere la loro solidarietà, superando le barriere imposte dalle normative governative.
La scelta dell’anguria come simbolo non è solo un gesto di solidarietà, ma anche un’affermazione culturale e politica. In un mondo sempre più connesso digitalmente, simboli come l’emoji dell’anguria possono viaggiare rapidamente attraverso i confini, unendo persone di diverse nazionalità e background in una causa comune. Questo tipo di attivismo digitale evidenzia il potere dei social media nel facilitare nuove forme di espressione politica e solidarietà, soprattutto in tempi di restrizioni e censura.
In conclusione, l’utilizzo dell’emoji dell’anguria come simbolo di sostegno alla Palestina è un esempio affascinante di come la cultura digitale possa influenzare e riflettere questioni politiche e sociali del mondo reale. In un’epoca in cui i simboli possono diventare virali quasi istantaneamente, l’anguria è diventata molto più di un semplice frutto: è diventata un simbolo di resistenza, unità e speranza.