Riduzione delle emissioni: l’Europa traccia il percorso verso il 2035

L’evoluzione dei regolamenti sulle emissioni automobilistiche rappresenta un punto cruciale per l’industria automobilistica europea. La proposta di regolamento Euro 7, introdotta dalla Commissione Europea nel novembre 2022, aveva l’intento di sostituire la normativa precedente a partire dal luglio 2025 per auto e furgoni, e dal luglio 2027 per i veicoli pesanti.
Tuttavia, la forte opposizione di alcuni stati, tra cui Francia e Italia, ha portato a una rivisitazione dell’accordo originale. Una coalizione di Paesi, composta anche da Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Bulgaria e Romania, ha impedito l’adozione della proposta originale, ritenendola troppo rigorosa. Queste contese politiche hanno un impatto diretto sul futuro dell’industria automobilistica e sulle scelte dei consumatori.
La proposta rivisitata, guidata dalla presidenza spagnola, ha cercato un equilibrio tra le esigenze degli Stati membri e l’obiettivo di ridurre le emissioni. L’obiettivo è stato quello di proteggere l’industria automobilistica europea dai costi elevati di adeguamento in un momento in cui la transizione verso la mobilità elettrica rappresenta già una grande sfida.

Tutti i dettagli dell’Euro 7
Il nuovo regolamento Euro 7 prevede che le emissioni massime e le condizioni di test per autovetture e veicoli commerciali leggeri rimangano invariate rispetto alla norma Euro 6. Tuttavia, per i veicoli pesanti, sarà introdotta una restrizione più rigida sulle emissioni. La Commissione originariamente mirava a ridurre le emissioni di ossidi di azoto NOx del 35% e ad introdurre un nuovo limite per le emissioni di ammoniaca. Questi regolamenti avrebbero avuto un impatto diretto sui costi delle auto, con stime che variavano notevolmente tra la Commissione e i costruttori di automobili.
Nonostante le revisioni apportate alle proposte originali, l’attenzione alla sostenibilità rimane un punto focale. Il nuovo regolamento Euro 7 includerà controlli sulle microplastiche derivanti dall’usura degli pneumatici e una riduzione delle particelle provenienti dagli impianti frenanti.
Le emissioni ridotte come obiettivo principale
Mentre il nuovo regolamento Euro 7 offre alle aziende automobilistiche una certa flessibilità, l’obiettivo a lungo termine dell’Europa è quello di ridurre le emissioni. Con l’approccio Fit For 55, l’Europa mira a ridurre le emissioni di CO2 del 55% per le autovetture e del 50% per i furgoni entro il 2030. Tuttavia, il futuro post-2035 è ancora incerto, poiché l’Europa dovrà affrontare la sfida enorme dell’azzeramento delle emissioni.
In conclusione, le decisioni prese oggi avranno un impatto duraturo sul futuro dell’industria automobilistica europea. Nonostante i cambiamenti normativi, l’obiettivo di una mobilità più pulita e sostenibile rimane al centro dell’agenda europea. L’industria automobilistica dovrà continuare ad affrontare sfide significative per preservare l’ambiente e rispondere alle esigenze dei consumatori.