Riduzione delle emissioni nel Regno Unito: una marcia in avanti o un passo indietro?

Riduzione delle emissioni nel Regno Unito: una marcia in avanti o un passo indietro?
Regno Unito phase out

Il Regno Unito si trova in un contesto globale dove la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente sono diventate priorità fondamentali. Di recente, il paese ha preso alcune decisioni che hanno sorpreso molti. La notizia del rinvio del divieto sulla vendita di auto nuove a benzina o diesel dal 2030 al 2035 ha creato un vero e proprio polverone. Tuttavia, questa notizia rappresenta solo la punta dell’iceberg di una serie di misure che sembrano allentare gli obiettivi “verdi” del governo britannico.

Rishi Sunak, il premier britannico, non si è limitato a prendere questa decisione riguardante le auto. Ha anche comunicato un posticipo indefinito dell’obbligo di sostituire le caldaie a gas con pompe di calore. Sunak ha giustificato questa scelta citando il costo eccessivo che questa misura comporterebbe per la famiglia media britannica. Inoltre, altre misure come gli obblighi di isolamento termico, le tasse aggiuntive sui biglietti aerei, le norme più severe sulla raccolta differenziata e le possibili tassazioni per incoraggiare una dieta più sana sono state tutte escluse dal pacchetto delle nuove misure.

L’approccio di Sunak può sembrare, a prima vista, controcorrente. Tuttavia, emerge chiaramente una volontà di proteggere le famiglie britanniche da costi proibitivi. Il premier britannico conferma l’obiettivo del Regno Unito di raggiungere emissioni zero entro il 2050, ma sottolinea la necessità di un percorso più “equo” e realistico.

Regno Unito phase out

Un percorso iniziato tanto tempo fa

Il Regno Unito può vantare significativi progressi nel campo delle emissioni. Negli anni, il paese ha ridotto le proprie emissioni nocive del 48%, superando paesi come la Germania e la Francia. Questo successo ha permesso al Regno Unito di mantenere obiettivi ambiziosi come la riduzione delle emissioni del 68% entro il 2030 e del 77% entro il 2035, nonostante le recenti decisioni.

Nonostante il rinvio del divieto sulle auto a combustione sia in linea con le decisioni di paesi come Francia e Germania, molte case automobilistiche che avevano anticipato e investito nella produzione di auto elettriche in vista del 2030 ora si ritrovano a rivedere le proprie strategie. La reazione del settore non è stata positiva, con molti che chiedono al governo britannico ambizione, impegno e coerenza.

Una scelta politica?

Le decisioni prese dal governo britannico hanno suscitato molte polemiche e interpretazioni politiche. Non solo l’opposizione e le associazioni ambientaliste hanno criticato queste scelte, ma anche alcune figure all’interno del partito conservatore. Boris Johnson stesso ha ribadito la necessità di mantenere gli impegni sul net zero, sottolineando il ruolo di leadership del Regno Unito nella lotta contro il cambiamento climatico. Per molti, la mossa di Sunak sembra avere una chiara sfumatura elettorale, cercando di distanziarsi da posizioni ambientaliste al fine di guadagnare consensi tra gli elettori preoccupati per i costi della sostenibilità.